FRASE CELEBRE

"Il ciclismo mi mancherà certo, ma anche io, ne sono convinto, mancherò al ciclismo".

Marco Pantani


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mercoledì 12 maggio 2010

LA FAVOLA DI NIBALI: E'LUI LA PRIMA MAGLIA ROSA ITALIANA DEL GIRO

Doveva essere in vacanza a quest'ora, nella sua Sicilia a gustarsi magari una granita o un Estathe (tanto per restare in tema di Giro) preparandosi a guardare comodamente da casa la corsa rosa. Invece, per fortuna, è andata diversamente: non c'è ne voglia Franco Pellizotti, il quale avrebbe potuto essere ugualmente tra i migliori, ma la maglia rosa che Vincenzo Nibali (VEDI FOTO) ha conquistato al termine della cronosquadre di oggi lancia definitivamente alla ribalta forse il miglior prodotto sfornato negli ultimi anni dalla scuola ciclistica italiana. Ma andiamo con ordine: alle 14.50, ora di partenza della prima squadra (la Cofidis), piove sui 33 km del percorso piemontese e fino all'arrivo dell'Astana alle 17.14 il tracciato rimarrà bagnato, con insidiose pozzanghere soprattutto nella prima parte, vicino a Savigliano. Il primo big a tagliare il traguardo di Cuneo è l'australiano Evans, che dimostra ancora oggi di non avere una squadra attrezzata a vincere una grande corsa: a metà percorso rimangono solo 6 uomini a tirare e il tempo finale è un non eccezionale 37'58''. A far sul serio appaiono però i ragazzi della Sky: Wiggins è la solita locomotiva nonostante gli acciacchi tant'è che al traguardo le lancette si fermano a 36'50''. Sembra fatta per il nuovo team britannico, anche dopo il primo intertempo della Liquigas: che accusa ben 30'' di ritardo, mentre la Garmin dello specialista David Millar, favorita di oggi, non brilla giungendo al traguardo in 37'24''. Ma è dal 18 al 33 km che la squadra di Vincenzo Nibali, Ivan Basso e Valerio Agnoli (in rigoroso ordine di classifica) realizzano il loro capolavoro: complice una leggera salita, i ragazzi della Liquigas si esaltano e sul traguardo di Cuneo a sorpresa generale precedono il Team Sky di ben 13''! E' un trionfo considerato che nell'ultimo tratto hanno recuperato quasi 3'' al km ad un squadra così forte e soprattutto rifilano ben 1'21'' allo spauracchio Evans. Continua invece la maledizione della maglia rosa: Vinokourov si presenta al cancelletto di partenza scuro in volto, quasi avesse il presagio, di non poter difendere il primato. Piove forte a Savigliano quando il team Astana prende il via ma questo non può essere un alibi per i kazaki che disputano una bella prova fino agli ultimi decisivi chilometri: Vino sa che la maglia gli sta sfuggendo e incrementa il ritmo: la squadra però, ad eccezione dello specialista Grivko, fatica a stare dietro al suo capitano così a poche centinaia di metri dall'arrivo, il trenino dell'Astana, si scompone. E' lo sloveno Stangelj ad accusare la fatica più degli altri, Vino se ne accorge e fa un gesto di stizza: sa che il tempo verrà preso sullo sloveno che il quinto corridore del gruppo e così si rialza sui pedali: saranno 38'' i secondi di ritardo da Nibali & Co. La prima maglia rosa italiana di quest' edizione è chiaramente emozionata e felicissima: “E 'bellissimo, per un corridore non c'è niente di meglio” ha dichiarato Nibali che però umilmente ricorda a tutti che il capitano della sua squadra è sempre Ivan Basso, distante da lui appena 13'' e secondo nella generale. E gli altri? Bene Sastre, che dopo tanta sfortuna limita i danni portandosi a soli 14'' di ritardo da Cadel Evans, ora distaccato di due minuti da Nibali. Male anzi malissimo altri due campioni italiani: l'Acqua e Sapone incappa in una giornata negativa, classificandosi penultima relegando il leader Stefano Garzelli al 41esimo posto a 2'49'' da Nibali, mentre Damiano Cunego è ora distanziato di ben 3'45'' dalla maglia rosa, anche se la sua squadra, la Lampre, non poteva sperare di chiudere meglio una frazione dove sapeva già di dover pagare dazio.

2 commenti:

Manuel (Ciclismo PST) ha detto...

Non sò se Vincenzo ha già la "testa" per vincere il Giro. Ma non sono per niente stupito di vederlo in rosa. Anche se lui pedala da almeno tre anni per il "giallo" francese, dove sta cercando di fare ogni anno un passo avanti.
Oddio, se penso che per vincere il Tour - che è quel che vuole - deve battere Schleck e soprattutto Contador, saran dolori. Per questo, questo Giro potrebbe essere un'occasione d'oro da sfruttare.
Penso che questa "rosa" sia una specie di naturale evoluzione del suo talento. Vedremo sul Terminillo se Basso potrà attaccarlo o dovrà fare da gregario extra-lusso (sempre se il siciliano sarà ancora in rosa domenica).

Jeeper ha detto...

Sarà certamente interessante vedere cosa succederà sul Terminillo. A nostro avviso Nibali sta maturando molto, ma Basso rimane capitano e proverà presto a prendersi la maglia rosa anche perchè uno come lo squalo se sottovalutato potrebbe diventare pericoloso.