FRASE CELEBRE

"Il ciclismo mi mancherà certo, ma anche io, ne sono convinto, mancherò al ciclismo".

Marco Pantani


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lunedì 10 maggio 2010

ANCORA SORPRESE: Sorridono Weylandt e Vinokourov

Il Trittico d'Olanda conclusosi oggi lascia un'eredità consistente al Giro, imprimendo dei distacchi, per carità, non insormontabili ma quantomeno imprevisti alla vigilia. Oggi come ieri, il vento è stato ancor di più protagonista con le sue raffiche provenienti dal Mare del Nord che hanno spazzato la corsa formando i cosiddetti “ventagli” e rendendo difficile il recupero tra un gruppetto e l'altro di corridori. A pagarne le conseguenze sono stati ancora una volta Wiggins, Cunego e Sastre. Per il cronomen inglese le tre tappe in Olanda sono state più “croce” che “delizia” visto che in seguito alla vittoria di sabato ha accumulato ben quattro minuti di distacco dai primi cadendo per ben tre volte. Cunego, così come Sastre è rimasto sempre nelle retrovie del gruppone rimanendo penalizzato dalle cadute altrui che potrebbero averne già pregiudicato le ambizioni di alta classifica visto che il veronese è staccato di due minuti dalla maglia rosa. Un po' meglio piazzato Sastre a 1'40'' mentre Cadel Evans, contrariamente a quanto si augurava, rimane anch' egli invischiato nel trappolone cadute a causa di una squadra che oggi si è rilevata incapace di aiutarlo. La BMC infatti ha lasciato Cadel in mezzo al gruppo anziché mantenerlo nelle prime posizioni ed evitando così possibili rischi. Dopo essersi attardato per una caduta a 10 km dall'arrivo, Evans è rimasto solo trovandosi costretto a tirare il più possibile ma senza riuscire a riportarsi sui primi. Saranno 46'' di ritardo per l'australiano dal gruppo dei migliori sul traguardo di Middleburg. Traguardo che vede il successo del 25enne belga Weylandt (VEDI FOTO), bravo ad approfittare dell'indecisione del favorito Greipel, il quale, ad un centinaio di metri dall'arrivo, vanifica il lavoro della sua squadra (la Columbia) non trovando l'allungo giusto per vincere. Così anche la seconda volata del Giro viene sprecata dagli uomini sulla carta più accreditati (Petacchi viene distanziato a causa di una foratura) e finisce per mettere in vetrina, oltre al bravo Weylandt, atleti come l'australiano Brown (che con il secondo posto odierno agguanta la maglia rossa) e il tedesco Forster a completare il podio. Il simbolo del primato passa sulle spalle del kazako Vinoukourov che precede di un paio di centesimi di secondo in classifica il giovane Richie Porte, sempre in maglia bianca. Considerando quest'inizio di Giro sembra che la maglia rosa sia quasi stregata visti gli imprevisti che Wiggins prima ed Evans poi hanno subito da leader della generale. Lo stesso accadrà con l'esperto Vinokourov? La risposta la sapremo mercoledì dopo la cronosquadre...

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