FRASE CELEBRE

"Il ciclismo mi mancherà certo, ma anche io, ne sono convinto, mancherò al ciclismo".

Marco Pantani


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domenica 11 luglio 2010

Primo centro di Andy Schleck a Morzine, per Armstrong la rincorsa alla maglia gialla finisce qui

18 luglio 2000: nella tappa con arrivo a Morzine Marco Pantani tenta di far saltare la corsa con un attacco da lontano. E'un impresa folle, delle sue, e subito ai tifosi viene in mente il 1998 e l'attacco memorabile sul Galibier che gli permise di vincere il Tour. Stavolta però il pirata chiede troppo da se stesso e va in crisi concludendo così le sue velleità al Giro di Francia. Oggi 11 luglio 2010 a distanza di quasi dieci anni un altro campione ha scritto la parola fine sulle sue possibilità di vittoria al Tour, stiamo parlando di Lance Armstrong. Il 38enne texano, presentatosi al via con lo spirito trionfalistico tipico degli americani e con una squadra personale al seguito per provare a riconquistare lo scettro di una corsa che ha vinto ben 7 volte deve invece issare bandiera bianca dopo sole 8 tappe. Armstrong è stato costretto ad inchinarsi ai propri limiti fisici, di chi a quest'età non ha mai vinto nella storia una corsa massacrante come il Tour di chi viene bersagliato dalla sfortuna dopo anni in cui niente era andato storto. L'inizio della fine del Tour (e della carriera di Lance) si era verificato ad Arenberg dove il texano dopo aver forato era stato costretto a inseguire i migliori lasciando sul pavè circa 2'. Oggi, a 39 km dall'arrivo, il texano si è defilato sul Col de la Ramaz, dolorante per una caduta all'imbocco della salita e non in condizione di poter battagliare con i primi. E' la fine di un epoca e di un corridore che ha caratterizzato nel bene e nel male un decennio della corsa a tappe più famosa del mondo: Adieu le roi....
Si apre una nuova fase nel Tour e di un ciclista in bianco, quasi un fantasma per via del suo aspetto magrissimo e quasi invisibile ma che in bicicletta si nota eccome: Andy Schleck. E' il 25enne lussemburghese il vincitore della tappa odierna, il primo successo per lui che ora punta seriamente a far suo anche il primo Tour della carriera. Ma facciamo ordine: torniamo alla corsa che sulla Ramaz vede staccarsi prima di Armstrong anche la maglia gialla Chavanel, contento comunque per aver recitato il ruolo di protagonista nella prima settimana della corsa di casa. I big procedono compatti in discesa e anche sulla salita successiva di Les Gets, la quale complica ancor di più la tappa di Armstrong visto che a 50 metri dalla vetta alcuni atleti gli scivolano davanti nel tentativo di prendere il sacchetto del rifornimento facendogli perdere ulteriore terreno. Ai piedi dell'ascesa finale di Morzine (13,6 km al 6,1%) il texano perde già 3' dai migliori mentre al comando della corsa resistono tre fuggitivi: Mario Aerts, Koos Moernhout e Amael Moinard con quest'ultimo ripreso a soli 5 km dall'arrivo. Nel gruppo, dove è riposta l' attenzione generale, tutti gli uomini di classifica procedono compatti scortati dai gregari di Contador: Tiralongo, Vinokourov e Navarro. Il siciliano affronta metà salita al comando prima di cedere il comando allo spagnolo mentre Vino già ai meno 7 dal traguardo si stacca dal gruppo. Navarro svolge un ottimo lavoro che sembra il preludio di ciò che tutti si aspettano: lo scatto di Alberto Contador. Il pistolero invece indugia, forse non è al top o semplicemente vuole aspettare di capire quale avversario sarà in grado di impensierirlo. Ai meno 3,5 km si stacca un altro protagonista: Bradley Wiggins che cede di schianto perdendo al traguardo ben 1'45''. Gli scatti cominciano ai meno 2km con il tentativo a sorpresa di Kreuziger che sembra paradossalmente far male di più al capitano Ivan Basso, apparso oggi non al massimo della condizione. Ma dopo aver perso qualche metro Ivan reagisce e si riporta sotto al gruppo di Contador che tiene a bada la corsa mentre Kreuziger, preso atto che il suo tentativo non ha avuto successo, si rialza. Immediatamente dopo è la volta di Gesink sul quale ricuce alla grande ancora Contador in versione tappa buchi. Ma al terzo tentativo, all'altezza dell'ultimo chilometro, Contador non può nulla. Lo scatto, che niente ha da invidiare a quello del campione madrileno, è di Andy Schleck alla cui ruota si riporta un tenace Samuel Sanchez. E' lo spagnolo che lancia la volata ma a pochi metri dalla fine, forse per un crampo, Sanchez non riesce a dare il colpo di reni lasciando il via libera al più giovane degli Schleck. Dietro di loro nove corridori tra cui Evans, Leipheimer, Menchov e Sastre giungono insieme a Basso e Contador a 10'' mentre Armstrong chiude la sua giornata nera superato anche da Chavanel quando Schleck è già transitato da 11'45''. La classifica generale ha ora un nuovo padrone: è l'australiano Cadel Evans, maglia gialla con 20'' di vantaggio su Schleck mentre Contador, che oggi ha dimostrato di essere più umano rispetto agli ultimi anni, è ora terzo a 1'01''.

1 commento:

Jeeper ha detto...

Eh si addio le roi. Giornataccia oggi per Lance, avrà inciso la caduta, ma certamente oggi le gambe non giravano. Ora il suo Tour cambia: potrebbe mettersi a disposizione dell'amico/compagno di squadra Leipheimer ancora in corsa per la classifica; e puntare perchè nonad un successo di tappa. Certo gamba permettendo. Comunque sia giù il cappello per un campione che alza bandiera bianca e pone fine ad una carriera di grandi successi. Resterà comunque LE ROI.