L'addetto al palcoscenico di appresta a far calare il sipario sulla Grande Boucle 2010: il tour del Fairplay, del buonismo, del duello Contador-Schleck, il tour di troppo di Armstrong. E di tante altre storie. Non è ancora tempo di bilanci però. Sabato 24 luglio in programma la 19a tappa: da Bordeaux a Paulliac per 51 km di cronometro individuale. Il percorso è piatto, come una tavola da surf, starà ai corridori trovare l'onda giusta per correre più veloce delle lancette. In una prova come questa, dopo tre settimane di corsa sulle gambe e tanti verdetti in ballo, non conta solamente chi è specialista o meno, ma anche quante energie sono rimaste e in che modo verranno distribuite lungo i 51 km. Fondamentale sarà infatti centellinare i rimasugli di benzina rimasta nei muscoli. Gli specialisti rimangono favoriti, anche se la fatica sulle gambe potrebbe portare a un livellamento delle prestazioni in alcuni casi. Ciò significa che per i non specialisti più affaticati si prospetta una prova "in salita" dove si potranno perdere minuti preziosi, i più freschi invece potrebbero riuscire a limitare i danni.
Oltre al duello per la maglia gialla, che salvo eventi soprannaturali, sarà vestita da Contador fino a Parigi, si decideranno il terzo classificato e i top 10. Per il terzo gradino del podio favorito Menchov, su Sanchez. Il russo della Rabobank dovrebbe avere ancora energie per far valere la sua maggior propensione a cronometro. Per la top 10 sarà battaglia, specie nelle posizioni di fondo. Per tutti coloro che non hanno più nulla da chiedere a questo Tour, sarà un allenamento sulla strada per Parigi.
Favorito numero uno Fabian Cancellara che si dovrebbe essere risparmiato per questo ultimo appuntamento. Sulla carta Wiggins, Zabriskie e Martin potrebbero insidiarlo, energie permettendo.
Alberto Contador dovrebbe essere al top della forma, e con tanta voglia di vincere una tappa per mettere una gemma sulla corona che lo aspetta sul gradino più alto del podio di Parigi. Sarà obbligato ad andare al 100% per non correre rischi. Per Schleck è una mission impossible, sulla carta dovrebbe pagare 1'30"-2' allo spagnolo, ma per la seconda posizione non ci dovrebbero essere problemi. E Lance Armstrong? Tenterà un ultimo ruggito sulle strade di Francia? Ci proverà, ma nessuno gli regalerà niente.
Previsto tempo nuvoloso. E se piovesse? A quel punto correndo sulle uova marcie potrebbe capitare veramente di tutto. Sarà fondametale gestire le energie lungo i 51 km tutti in pianura, in zona ventosa per di più. L'ultima fatica prima della passerella finale: tutti a raschiare il barile. Nel frattempo l'addetto al palcoscenico è pronto a far scendere il sipario; c'è giusto il tempo per altre due storie. Una è quella di oggi.
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