Courchevel, 16 luglio 2000
Esattamente 10 anni sono passati da quel giorno in cui Marco Pantani staccò Lance Armstrong e arrivò sul traguardo di Courchevel in solitaria, come piaceva a lui, cogliendo l'ultima vittoria della carriera. Ci sarebbe molto da scrivere su Marco e sulle sue imprese, ma in questo momento è difficile trovare le parole adatte. Ogni cosa sembrerebbe banale, insensata, insipida. In questo anniversario amarcord, dal sapore dolce/amaro, noi di AruotaliberA nel nostro piccolo vogliamo dedicare sul nostro blog un ricordo, un pensiero, un post, un tributo ad un grande campione del ciclismo; ad un mito. A colui che ci ha fatto innamorare di questo sport, al primo ciclista che abbiamo amato, al fuoriclasse inimitabile che guardavamo stregati davanti alla tv con gli occhi del bambino. E come canta un noto cantautore "gli occhi del bambino, quelli non li danno indietro proprio mai". Le sue imprese , e il suo ricordo, ce li porteremo dentro per sempre. Ciao Marco.
1 commento:
Mi sono sempre chiesto cosa avrebbe potuto fare Marco in piena forma per arginare l'Armstrong dei tempi d'oro. Probabilmente sarebbe stato un duello epico-storico-appassionante e chi più ne ha più ne metta... Fa male pensare che un Marco a mezzo servizio e comunque non con la testa giusta per correre ad alti livelli sia stato il solo atleta a staccare Lance nel corso dei suoi 7 Tour dominati in lungo e in largo. Coloro che hanno squalificato il pirata quella maledetta giornata a Madonna di Campiglio hanno ucciso oltre a Pantani anche lo spettacolo del decennio a venire e buoa parte delle speranze italiane di vincere un grande Giro fuori dal belpaese. Una cosa però non sono riusciti ad eliminare: la passione della gente che continua spesso a rituffarsi nel ricordo proiettandone le immagini più nitide nel presente alla ricerca di un erede di Marco che forse non arriverà mai...
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