FRASE CELEBRE

"Il ciclismo mi mancherà certo, ma anche io, ne sono convinto, mancherò al ciclismo".

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sabato 24 luglio 2010

Contador ipoteca il suo terzo Tour: ma se quei famosi 39''...



19 luglio 2010- Bagners de Luchon: sul traguardo finale nonostante il vano tentativo di recuperare in discesa, la maglia gialla Andy Schleck transita con 39'' di ritardo da Alberto Contador che gli strappa il simbolo del primato per soli 8''. Non è stato un attacco del madrileno a provocare il divario bensì un salto di catena, quasi una sciocchezza nell'era del ciclismo tecnologico, dovuta ad una progressione troppo brusca del lussemburghese.


24 luglio 2010- Pauillac: Alberto Contador transita per ultimo sul traguardo della cronometro individuale che sigilla il suo terzo centro alla Grande Boucle. Non è stata una bella prestazione del madrileno che ha guadagnato solo 31'' ad un generosissimo Andy Schleck, capace oggi di andare ben oltre ai suoi limiti contro il tempo. Classifica alla mano il lussemburghese è secondo nella generale a soli 39'' dal madrileno.


Abbiamo citato questi due episodi chiave per sottolineare ciò che in fin dei conti ha deciso questo Tour 2010: un salto di catena. Errore umano per carità, Schleck ha sbagliato e chi sbaglia paga come ognuno di noi ha imparato a sue spese. Consentiteci però di esprimere il rammarico di chi è rimasto incollato davanti al televisore a seguire ogni tappa per cercare di immaginare, di cogliere, di pronosticare il momento in cui il dualismo Contador-Schleck si sarebbe risolto a favore di uno dei due contendenti. Siamo rimasti delusi: la differenza non c'è stata e sarebbe bello che domani su quel gradino più alto del podio parigino potessero salirci entrambi: il pistolero madrileno e l'irriverente lussemburghese. Contador ha colto il suo terzo successo al Tour al termine di una giornata difficile, caratterizzata per lui e per il rivale da un forte vento che ha reso ancor più problematico rimanere in sella per 52 interminabili chilometri. Quando sul cancelletto di partenza alle ore 15:59 si affacciava Andy Schleck, la vittoria di tappa era già andata in archivio da più di tre ore, quando un imprendibile Cancellara era transitato a Pauillac con un impressionante tempo di 1h00'56'' distanziando il rivale tedesco Martin di appena 17 secondi. Il lussemburghese aveva dichiarato di voler spaccare la bicicletta riversando su di essa tutte le energie rimaste per inseguire un sogno, a detta di molti, irrealizzabile. Dopo 5 km Contador, partito 3' dopo il rivale, vanta un sensibile vantaggio nei confronti di Schleck. Sembra la tanto attesa prova di forza del madrileno che alla vigilia sembrava fosse in grado di rifilare almeno 1'30'' al suo avversario. Dopo 18 km il primo rilevamento lascia tutti di stucco: Andy Schleck ha 6'' di vantaggio sullo spagnolo ed è a soli 2'' dalla maglia gialla virtuale! Stupore e incredulità per tutti gli appassionatio di ciclismo di fronte all'ennesimo prodigio del miglior giovane della Grande Boucle. A questo punto ci si comincia a interrogare sulle cause di questa situazione alla luce delle prestazioni di tutti gli atleti. Schleck è 23esimo a 1'31'' da Cancellara dato che ci indica come il lussemburghese stia facendo una buona crono ma non eccezionale. E' Contador infatti ad apparire impacciato e non a suo agio nella giornata della resa dei conti. Le immagini della maglia gialla ci mostrano come dopo poche pedalate cambi sempre la posizione del bacino che anzichè rimanere in fondo alla sella viene spesso in avanti facendogli perdere potenza preziosa. Quando agli appassionati del Tour comincia a riaffiorare il ricordo di Fignon, che nel 1989 perse un Tour nell'ultima crono per soli 8'', il madrileno comincia a recuperare qualcosa. Nel secondo intertempo è Contador stavolta a disporre di 6'' di vantaggio su Schleck, margine ridotissimo che non consente nessuna distrazione. Negli ultimi km la fatica però si fa sentire soprattutto nell gambe di Schleck che cede qualcosa chiudendo al 44°posto in 1h07'10''. Contador al contrario decide di dare il tutto per tutto nel finale tanto da tagliare il traguardo in volata senza neppure esultare. Il calcolatore spagnolo appena saputo dei 31'' inflitti a Schleck scoppia in lacrime ed è bello che ad abbracciarlo ci sia proprio Vinokourov, il compagno nell'Astana che sembra averlo pienamente perdonato dopo lo sgarbo di Mende. Un altro abbraccio rimarrà nel ricordo di questa pazza giornata: quello tra Cancellara e Schleck, anche qui tra compagni di squadra con lo svizzero protagonista assoluto dell'intera corsa. Era stato proprio Cancellara (VEDI FOTO) ad indicare Schleck come sorpresa per la tappa di oggi e siamo sicuri che dietro alla bella prova di Andy ci sono state le precise e preziose indicazioni di zio Fabian, uno che di cronometro ne capisce.


E GLI ALTRI? Offuscati dalla lotta per la vittoria finale gli altri ciclisti hanno disputato la propria corsa con diverse motivazioni. C'era chi correva solo pensando a sfilare domani a Parigi, chi per mettersi un ultima volta in mostra prima dei titoli di coda, chi per provare a salvare la faccia e infine anche chi lottava guadagnare o mantenere qualche posizione in classifica. Promossi a pieni voti sicuramente i tedeschi Martin e Grabsch primi degli umani dietro alla locomotiva Cancellara. L'ottima prestazione di Grabsch ha consentito al tedesco di togliersi un ulteriore soddisfazione: per effetto di questo risultato ha relegato infatti l'italiano Adriano Malori all'ultimo posto nella generale cedendogli volentieri il titolo di "Lanterna Rossa" del Tour 2010. Ottima prova anche per Konovalovas che dopo la vittoria della crono finale al Giro 2009 chiude al quarto posto davanti a diversi specialisti. Bravo anche a Denis Menchov, di gran lunga il migliore degli uomini di classifica. L'11°posto del russo ma soprattutto i 2' inflitti a Samuel Sanchez consentiranno al capitano della Rabobank di salire su quel gradino del podio che due anni fa gli fu assegnato a tavolino dopo la squalifica di Bernhard Kohl. Per trovare il primo degli italiani dobbiamo scendere al 45esimo posto dove troviamo Daniel Oss autore di un altra buona prova dopo l'azione in solitaria di ieri. Tra le delusioni di giornata troviamo invece ancora una volta Bradley Wiggins. L'inglese chiude infatti il Tour nel peggiore dei modi: il nono posto finale e sopratutto i 3'33'' di ritardo da Cancellara sono un onta per uno come lui abituato a lungo ad essere il ciclista più veloce del pianeta. Neppure Armstrong conclude nel migliore dei modi il suo ultimo Tour (e la sua carriera): 67esimo a 7'05'' da Cancellara deve pure inchinarsi al compagno di squadra Christopher Horner, che a 39 anni come lui e un onesta carriera di gregario alle spalle chiude comunque nei Top 10 segno che forse dal vecchio Lance qualcosa in più ci si poteva aspettare. Davanti a Horner al nono posto chiude Roman Kreuziger che conferma il risultato dello scorso anno. Certo che stamattina recuperare 55'' a Hesjedal e 3'30'' a Gesink che a crono proprio non va sembrava essere un traguardo alla sua portata per recuperare qualche posizione. Invece Roman ha chiuso con un anonimo 82esimo posto a 7'25'' da Cancellara pagando dazio da tutti i suoi rivali apparte Gesink e riuscendo a mantenere la posizione per appena 8''. Deludente.

2 commenti:

filippo ha detto...

mi spiace contraddirti, ma il tour non si è deciso solo per un salto di catena.
devi tenere conto anche della tappa di spa e di quello di arenberg, dove al giovane lussemburghese, sono stati risparmiati almeno 5'.
sul fatto che poi quest'anno si siano equivalsi, concordo anch'io.
hanno deciso le circostanze.
ma bisogna tenere conto di TUTTE le circostanze e non solo dell'episodio di bales..

mr.dry ha detto...

Guarda Filippo...è vero quello che scrivi ma ti invito a riflettre su questa cosa: il fatto dei 39'' si riferisce al fatto che dopo una prima settimana di assestamento i veri valori in campo sono stati dimostrati nelle 7 tappe montuose previste quest'anno. E' stata una corsa per scalatori a cui Schleck è arrivato con un leggero vantaggio su Contador...Ci aspettavamo battaglie, attacchi e crisi ma questo non c'è stato. E alla fine, ripeto, se consideriamo quanto visto solo in montagna, la differenza è stata causata da quel maledetto salto...Se non ci fosse stato staremo qui a raccontare un altro finale di Tour. Ma neanche questo c'è stato quindi complimenti a Contador e grazie a te per i tuoi numerosi commenti.
PS: In arrivo le temutissime pagelle...