FRASE CELEBRE

"Il ciclismo mi mancherà certo, ma anche io, ne sono convinto, mancherò al ciclismo".

Marco Pantani


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mercoledì 9 giugno 2010

COLPO GROSSO PER BRAJKOVIC: TAPPA E MAGLIA

Alla SNAI tutti avremmo puntato Contador senza pensarci tanto. Neanche a dirlo avremmo perso. Janez Brajkovic della Radioshack, squadra di Armstrong, ha vinto la terza tappa del Delfinato: 49 km a cronometro da Montreaux a Sorgeus. Non finisce qua lo sloveno si prende anche la maglia gialla strappandola proprio a Contador favorito di giornata. Brajkovic, divenuto capitano unico della formazine americana dopo il ritiro di Zubeldia, ha vinto oggi sfoderando una prestazione sublime; facendo registrare il miglior tempo in tutti i settori. La nuova maglia gialla ha inflitto 27" a Millar, 55" a Menchov, 1'e46" alla delusione di giornata Contador. Nella nuova generale Brajkovic ha ora 36" su Millar, 50" su Van Garderen, 1'e41" su Contador, 2'e47" su Menchov. Soler caduto termina la crono fuori tempo massimo.

FIORE APASSITO. Anni fa Brajkovic fece grandi promesse al ciclismo, tanto da essere considerato uno dei giovani fenomeni del panorama internazionale. Il 5° posto al Giro di Svizzera del 2005 mise in luce questo 22enne destinato per molti a fare grandi cose in futuro. Come spesso accade però, negli anni successivi purtroppo non mantenne le aspettative. Sembrava ormai un fiore apassito, destinato a rimanere una delle tante eterne promesse presenti in gruppo. Oggi ha dimostrato che il talento ammirato anni addietro è ancora integro e che può ancora esplodere, molto probabilmente l'aver cambiato team ed essere ora al fianco di un corridore esperto come Armstrong gli sta giovando. Un plauso a questo (ancora giovane) Janez Brajkovic, per la vittoria di oggi che potrebbe celebrare la sua, forse definitiva, esplosione nel ciclismo che conta e distinguersi così dalla mediocrità e dalla lunga lista di meteore e promesse mancate che vedono apassire il loro talento.

AMERICAN TEAM. A proposito di talento: che Armstrong avesse messo insieme una squadra forte già dal primo anno si era capito, ma ora che sappiamo di che pasta è fatto questo Brajkovic c'è da guardare con interesse al mese di luglio. Al prossimo Tour, infatti, la Radioshack sarà composta da uomini di grande esperienza e solidità come: Leipheimer, Horner, Kloden, Popovych, Zubeldia, più appunto questo Brajkovic che aggiunge una locomotiva all'AmericanStar del Texano. Questi uomini cercheranno di traghettare "Le Roi" all'ottavo successo alla Grande Boucle. Sappiamo che Lance sa gestire al meglio la squadra e sa essere un Leader carismatico come nessun'altro, con un team così potrebbe cercare di controllare la corsa come fece in passato con US-Postal prima e Discovery poi. Certo al Tour vedremo altre squadroni come Astana, Saxo Bank, Liquigas, ma la Radioshack sembra sulla carta in leggero vantaggio. Sulle strade di Francia poi come sempre varranno le gambe, ma non sarà lotta solo tra i singoli, bensì anche tra i team; che sono ormai fondamentali nel ciclismo moderno.

DISCORSO CONTADOR. Oggi delude, ma lui è tranquillo. Non sono riuscito a trovare il colpo di pedale giusto " - ha detto il campione spagnolo - "Fin dall'inizio ho provato a prendere un buon ritmo ma le gambe non giravano come speravo quindi la velocità non era quella giusta per vincere. Anche le condizioni, con il vento molto forte ed un terreno un po' accidentato, non erano delle mie preferite e quindi, quando ho sentito di non essere al meglio, ho scelto di non rischiare troppo, perchè il mio obiettivo non è questa corsa. Non lotterò per la classifica generale e in questi giorni mi vedrete come uno spettatore."
Certo per un cronoman come lui questo è un campanello d'allarme, ma non poi così forte, molto probabilmente. Tutto sommato la sua condizione non sembra lontana da quella dell'anno scorso. Al Delfinato '09 pagò alcuni secondi a Evans a crono, e in montagna faticò più volte a tenere le ruote di Valverde e dell'australiano...poi però al Tour ci volle il binocolo per vederlo. Troppo presto abbiamo dato per scontato questo Giro del Delfinato che sembrava ormai nelle mani di Alberto, pronto in qualsiasi momento a chiuderlo a suo piacimento. Tutto è ancora aperto e Contador dopo una buona prova iniziale, dove lo sforzo era breve e intenso, ora mostra una forma non al 100%. Vedremo la sua condizione in salita, ma non crediamo che il suo sia un bluff: non è qua per vincere, farà le sue tappe senza perdere troppi minuti e potrebbe arrivare a podio. Non forzerà ecco tutto, lui vuole essere in giallo a fine luglio a Parigi e non a metà giugno. Basso, Armstrong e company lo attendono. Per ora si fa gamba, quando il gioco si farà duro, Contador giocherà eccome. Forse allora, scommettendo su di lui, perderà la SNAI.


1 commento:

filippo ha detto...

penso che abbia fatto bene i suoi conti nella preparazione, e che sarà al topo a luglio..
e poi nel ciclimo moderno non sono più tanto ben visti i "cannibali" alla merckx..
lasciare e dividere qualcosa con gli altri, tenendo per sè il bottino grosso, può tornare utile in qualche situazione di corsa complicata..