FRASE CELEBRE

"Il ciclismo mi mancherà certo, ma anche io, ne sono convinto, mancherò al ciclismo".

Marco Pantani


Vota il nostro blog

Cerca nel blog

PRIMO PIANO

venerdì 4 giugno 2010

PILLOLE DI GIRO

In questo articolo abbiamo voluto riportare alcune curiosità per sottolineare le particolarità di questa edizione del Giro d'Italia: la prima che noi di ciclismoaruotalibera abbiamo avuto l'onore di commentare per voi lettori. Un edizione, per noi indimenticabile, che rimarrà per sempre impressa nella memoria degli appassionati di ciclismo. E ora cominciamo a dare i numeri.....

  • -1: Come in giorni del campione del mondo Cadel Evans in maglia rosa nel 2010. Un bilancio che, per quelli che erano gli obiettivi dell'atleta di punta della Bmc, è un po' deludente e inaspettato soprattutto perchè Cadel ha preso la maglia dopo la prima tappa e l'ha persa subito penalizzato da una caduta altrui. Curiosamente anche nel 2002 (durante la prima delle due partecipazioni al Giro) Evans era stato maglia rosa proprio per un solo giorno prima della crisi avvenuta nella tappa di Folgaria.
  • -2: Come le vittorie dell'americano Tyler Farrar, il più vincente di questa edizione così equilibrata della corsa rosa. I successi del velocista della Garmin sono arrivati nella tappa di Utrecht e in quella di Bitonto. Recordmen di vittorie al Giro resta l'inarrivabile Alfredo Binda capace nel 1927 di aggiudicarsi ben 12 tappe.
  • -3: Come le maglie (rossa,verde e bianca) assegnate ai ciclisti australiani all'Arena di Verona. Curiosamente è la prima volta che gli atleti oceanici riescono a portare a casa una maglia al Giro. 3 sono state anche le vittorie australiane nell'edizione di quest'anno arrivate con Lloyd a Marina di Carrara, Evans a Montalcino e Goss a Cava de Tirreni. A completare un “giro dei canguri” come lo abbiamo definito nel nostro post del 17 maggio, le 4 maglie rosa indossate dagli australiani: 3 da Richie Porte e una da Cadel Evans. Prima del campione del mondo l'ultima maglia rosa per i canguri era stata quella di Robbie McEwen nel 2005. Un Giro tra l'altro dove vi furono sempre 4 vittorie australiane (3 di McEwen e una per Brett Lancaster).
  • -4: Come gli anni esatti di distanza dall'ultima vittoria in un Giro d'Italia dominato (28/5/2006) al ritorno in maglia rosa per Ivan Basso (28/5/2010): Curiosamente entrambi i giorni la tappa si concludeva all'Aprica.
  • -5: Come i giorni di David Arroyo e Alexandre Vinokourov in maglia rosa, record per l'edizione 2010. Primatisti in questa particolare classifica Gianni Bugno nel 1990 e Rominger nel 1995 con 21 giorni in maglia rosa. A differenza dell'elvetico, Bugno rimase in rosa per tutta la durata della corsa dalla cronometro di Bari all'arrivo a Milano. Rominger invece la prese sempre in una cronometro, ad Assisi, togliendola a Mario Cipollini. Quell'anno infatti le tappe erano 22 una in più rispetto all'edizone 1990.
  • -7: Come i diversi corridori ad aver indossato almeno un giorno la maglia rosa in quest'edizione. E' quasi un record in quanto nel 1981 furono 8 i ciclisti ad alternarsi in testa alla classifica, poi vinta dal vicentino Giovanni Battaglin.
  • -7: Come le vittorie italiane di quest'anno conquistate dalla Liquigas nella cronosquadre, da Pozzato, Belletti, Nibali, Basso, Garzelli e Scarponi. Il record negativo lo fecero segnare i nostri connazionali nel 1973 e nel 1989 quando si fermarono a soli 5 successi.
  • -11: Come le nazioni che hanno vinto almeno una tappa in questo Giro 2010, record assoluto per la corsa rosa. Oltre a Italia e Australia anche Inghilterra (Wiggins), Belgio (Weylandt), Francia (Pineau e Monier), Germania (Greipel), Stati Uniti (Farrar), Danimarca (Sorensen), Russia (Petrov), Svezia (Larsson) e Svizzera (Tschopp) si sono aggiudicate una tappa.
  • -15: Come gli spagnoli giunti a podio al Giro dopo il secondo posto di Arroyo quest'anno. Il primo fu Antonio Suarez nel 1961, classificatosi terzo. Poi nell'ordine Fuente, Galdos (2 volte nel 1972 e 1975), Fernandez prima di Indurain che vinse la corsa nel 1992 e 1993 arrivando terzo l'anno seguente. Due podi sono stati conquistati anche da Abraham Olano (nel 1996 arrivo terzo mentre secondo nel 2001 davanti al connazionale Unai Osa)e uno da Gutierrez nel 2006. Nelle ultime tre edizioni uno spagnolo è sempre salito sul podio: nel 2008 si aggiudico la corsa Alberto Contador (terzo successo dopo quelli di Indurain) mentre l'anno scorso ci fu il terzo posto di Sastre assegnatogli dopo la squalifica di Danilo Di Luca.
  • -23: Come i secondi di ritardo accusati nel prologo da Ivan Basso nel 2010 dal vincitore Wiggins. Curiosamente anche nel 2006 Basso vinse il Giro dopo aver accumulato lo stesso ritardo nel prologo di allora, svoltosi a Seraing in Belgio e vinto da Paolo Savoldelli.
  • -139: come gli atleti che hanno concluso il Giro 2010 a Verona. Il record massimo di arrivi risale al 1994 quando il traguardo di Milano fu tagliato da 143 ciclisti.
  • -198: come i partecipanti all'edizione di quest'anno. E' un buon numero ma niente in confronto all'edizione del 1928 dove al cancelletto di partenza a Milano sfilarono ben 298 corridori! Numero che sarebbe potuto essere ancora maggiore se gli organizzatori, spaventati da un numero così alto di richieste, non decidessero di rifiutare la partecipazione ad alcuni ciclisti per sopraggiunto limite di presenze.
  • -262: Come i chilometri della tappa più lunga del Giro 2010: la Lucera-L'Aquila vinta dal russo Petrov al termine dell'ormai celebre fuga. Nel 1914 in un Giro passato alla storia per le sue distanze impossibili e concluso infatti da solo 8 corridori (record negativo) la tappa più lunga fu la Lucca-Roma che misurava ben 430 km. Quella massacrante tappa, così come l'intero Giro, andarono allo straordinario Costante Girardengo.
  • -3483: Come i km percorsi dai girini in questa edizione 2010. Il Giro d'Italia più lungo fu quello del 1954, come abbiamo raccontato nel post del 20 maggio, vinto dal gregario Carlo Clerici e lungo ben 4396 km.

Nessun commento: