FRASE CELEBRE

"Il ciclismo mi mancherà certo, ma anche io, ne sono convinto, mancherò al ciclismo".

Marco Pantani


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giovedì 23 settembre 2010

HASTA LA VICTORIA VINCENZO!


Quando lo squalo vede rosso non c'è ne per nessuno....E così è stato! Vincenzo Nibali a 25 anni e 10 mesi conquista il suo primo Grande Giro in carriera al termine della stagione perfetta, quella della consacrazione e dell'ingresso tra i grandi del ciclismo mondiale. La tappa disputata domenica, è stata per Vincenzo una passerella trionfale conclusasi sul gradino più alto del podio di Madrid. Un podio dove ha preceduto Ezequiel Mosquera, un degno avversario in montagna e la rivelazione Peter Velits, 25enne anch'egli e primo slovacco nella storia a salire su un podio nei Grandi Giri. Grande soddisfazione in casa Liquigas per questo secondo trionfo, dopo Ivan basso al Giro e ovviamente per Nibali, unico ciclista nel 2010 ad essere salito due volte sul podio delle grandi corse a tappe. I festeggiamenti sono durati fino a notte inoltrata tra i brindisi con i compagni, l'immancabile torta e pacche sulle spalle da parte dei membri del suo fan club: i Can-Nibali. Un sogno diventato realtà per questo migrante della bicicletta che ha saputo crederci fino in fondo e stupire tutti sulla salita più dura quando ormai la Vuelta sembrava destinata ad essere per il terzo anno di fila un “affare spagnolo”. Anche Vincenzo ha percepito questa difficoltà, dal suo sito ufficiale infatti, la nuova maglia roja racconta che: “Gli ultimi giorni sono stati i più sofferti: sembrava che tutti mi corressero contro. La salita finale sul podio, infine, entra di diritto tra i momenti più belli della mia vita”. In attesa aggiungiamo noi di viverne di nuovi nel futuro prossimo...
Tornando alla Vuelta sebbene il clima della corsa fosse per tutti quasi vacanziero gli ultimi 85 km si sono trasformati nel terreno adatto per l'ennesimo duello tra velocisti. Neppure cinque fuggitivi della prima ora: Dominik Roels, Xavier Ramirez, Olivier Kaisen, Jurgen Van Goolen e Gonzalo Rabunal sono riusciti a guastare il tanto atteso arrivo in volata. Ripresi i fuggitivi poco prima dell'ultimo km la squadra della maglia verde Cavendish, la Columbia, si è messa a tirare per regalare al proprio velocista il pokerissimo di vittorie come al Tour. Stavolta però tra Cavendish e il traguardo spunta fuori Tyler Farrar, bravo ad approfittare della velocità non altissima del treno Columbia per anticipare Cannonball insieme all'australiano Davis. Cavendish si lancia tardi all'inseguimento dei due ma riesce comunque a saltare Davis concludendo secondo dietro all'americano. Cavendish riesce dunque a portare a casa la prima maglia verde della carriera precedendo in classifica Farrar di appena 7 lunghezze. Per quanto riguarda la classifica degli scalatori, per il terzo anno consecutivo si conferma indiscusso dominatore il francese David Moncoutiè che distacca nella relativa graduatoria il duo spagnolo della Xacobeo: Serafin Martinez ed Ezequiel Mosquera.

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