FRASE CELEBRE

"Il ciclismo mi mancherà certo, ma anche io, ne sono convinto, mancherò al ciclismo".

Marco Pantani


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venerdì 10 settembre 2010

Cannonball si è sbloccato: e chi lo ferma più?

Nel ciclismo esiste una nuova legge, quella di Mark Cavensish. Questa teoria è semplice: quando il velocista britannico si sblocca, non si ferma più. E' successo al Tour de France e ora alla Vuelta ha intrapreso la stessa strada ricca di successi. Dopo la volata vincente di ieri a Lleida, la prima in carriera alla Vuelta, Cannonball ha concesso subito il bis a nella 13a frazione con arrivo a Burgos. Euforico per sprint nettamente dominato, Mark si è concesso anche il lusso di un'acrobazia dul traguardo: un piccolo salto a suggello del suo ottimo stato di forma che lo sta incorondando miglio r velocista al mondo, e che inizia a preoccupare più di qualcuno in vista del mondiale sulle strade australiane. Oggi il razzo dell'HTC ha regolato agilmente in volata il norvegese Thor Hushovd (Cervèlo) e l'italiano Daniele Bennati (Liquigas), apparso in ripresa sebbene non ancora come lo si vorrebbe vedere a Melboune; ma c'è tempo per crescere, l'importante è che alla Vuelta il velocista Liquigas si sia ritrovato. Tyler Farrar, colui che pare l'unico antagonista in grado di poter lottare con il folletto dell'isola di Mann, si è autoescluso dalla volata per un errore in fase di impostazione che lo ha relegato al sesto posto finale. Classifica generale invariata per il momento, prima che la Vuelta intraprenda un'insidiosa tre giorni in altura, dove la classifica subirà certamente cambiamenti non definitivi, ma fondamentali. Sempre alla ricerca di un protagonista pronto a dettare  legge: questa volta in salita.

Arrivo di Tappa
 
1. Mark Cavendish (HTC-Columbia)
2. Thor Hushovd (Cervélo) m.t.
3. Daniele Bennati (Liquigas) m.t.
4. Yauheni Hutarovich (FDJ)
5. Manuel Cardoso (Footon – Servetto)
6. Tyler Farrar (Garmin)
7. Denis Galimzyanov (Katusha)
8. Koldo Fernandez (Euskaltel-Euskadi)
9. Théo Bos (Cervélo)
10. Johnnie Walker (Footon – Servetto)




Classifica maglia rossa

1. Igor Anton (Euskaltel)
2. Vincenzo Nibali (Liquigas) +0’45″
3. Xavier Tondo (Cervélo) +1’04″
4. Joaquin Rodriguez (Katusha) +1’17″
5. Ezequiel Mosquera (Xacobeo) +1’29″
6. Marzio Bruseghin (Caisse d’Epargne) +1’57″
7. Ruben Plaza (Caisse d’Epargne) +2’07″
8. Rigoberto Uran (Caisse d’Epargne) +2’14″
9. Nicolas Roche (AG2R La Mondiale) +2’30″
10. Frank Schleck (Saxo Bank) +2'30"

2 commenti:

filippo ha detto...

Non ho mai avuto la passione per i velocisti, e le loro vittorie non mi hanno mai entusiasmato. Sarà che restano "sotto coperta" per tutto il giorno, per uscire poi negli ultimi 300mt..
Preferisco le vittorie costruite "da soli".. alla Gilbert.. o come il nostro Bettini.. corridori capaci di levarsi di ruota gli avversari e dotati anche di senso tattico e intelligenza.
PS: Cavendish non ha nemmeno il dono della simpatia, visto che sa di essere forte, si sente una spanna sopra gli altri..

Jeeper ha detto...

Già pure a me i velocisti ti confesso non riescono ad appassionare ed emozionare come i corridori per corse a tappe o da classica. Poi molti sprinter moderni senza squadra fanno ben poco...però un Freire lo stimo molto per dire...lui si che ha fiuto, intelligenza, senso tattico. Anche se forse non si può definire "sprinter puro" alla Cavendish visto il modo differente di correre e le caratteristiche...e quel che ha vinto. Però insomma saper sfrecciare a quelle velocità in bici arrivando gomito a gomito...caspita non è poco. Li rispetto e per carità tanto di cappello a chi vince tanto...ma mi entusiasmo in salita. Come diceva un noto personaggio " la salita è l'essenza del ciclismo".