FRASE CELEBRE

"Il ciclismo mi mancherà certo, ma anche io, ne sono convinto, mancherò al ciclismo".

Marco Pantani


Vota il nostro blog

Cerca nel blog

PRIMO PIANO

venerdì 15 ottobre 2010

Sconto a Di Luca: può tornare a correre. Bentornato?

Danilo Di Luca è libero di tornare a correre in bici in corse ufficiali già da Ottobre 2010. Questa è stata la decisione del tribunale nazionale antidoping del CONI che ha effettuato un generoso sconto di 9 mesi e 7 giorni al corridore abruzzese che avrebbe dovuto rimanere fermo fino a fine 2011. Come si ricorderà il Killer di spoltore era stato squalificato per due anni nel 2009, per positività all'EPO CERA durante il Giro del Centenario chiuso in seconda posizione alle spalle di Denis Menchov.

 Lo sconto della pena è stato possibile visto che Di Luca ha collaborato attivamente nell'inchiesta sul doping avviata dalla procura di Padova. La domanda sorge a questo punto spontanea: come ha fatto di Luca a fare il pentito se non ha mai ammesso le proprie colpe e si è sempre dichiarato estraneo a qualsiasi fatto di doping di cui lo accusavano?
Il Killer si è sempre dichiarato innocente, tanto di gridare a volte al complotto dei suoi confronti e a mettere costantemente in dubbio i risultati dei laboratori WADA, che lo hanno inchiodato in ben 2 tappe del Giro D'Italia 2009 effettuando su ogni campione incriminato le controanalisi. Inoltre stiamo parlando di un recidivo, visto il suo coinvolgimento nel 2007 nell'operaione OIL FOR DRUGS nella quale vennero accertare le sue pratiche illegali col dottor Santuccione che gli costarono una squalifica di 3 mesi a fine anno e la squalifica dalla classifica UCI Pro Tour 2007 nella quale era in testa al momento dei fatti. A Di Luca ai tempi fu contestato un controllo effettuato dopo la tappa  Lienz-Monte Zoncolan del giro 2007 da lui vinto, e fu chiesto a inizio 2008 una squalifica di 2 anni poi ritirata dal  Giudice di Ultima Istanza a causa dell'esito «atipico» dell'esame antidoping effettuato dopo quella frazione. Insomma su questo personaggio sono sempre stati forti i dubbi e le ombre anche vista la sua fenomenale trasformazione da corridore da classica a corridore da corse a tappe, o meglio da Giro d'Italia. Della serie che la gallina non può diventare un'Aquila. Battute a parte è discutibile la scelta di praticare uno sconto così generoso (quasi metà) ad un corridore recidivo e che ha collaborato ad un'inchiesta di cui davanti ai microfoni si è sempre dichiarato di essere estraneo. Come faceva a sapere nomi, luoghi ecc, se sia nel 2007 che nel 2009 si è sempre dichiarato vittima. 
Per i PM e i tribunali Di Luca sarà pulito, ma ai tifosi e agli appassionati deve molte spiegazioni.  Perchè chi sbaglia paga, come hanno fatto i vari Basso, Scarponi, Riccò, che hanno almeno  avuto il buon senso si ammettere le proprie colpe. Meglio tardi che mai.


Nonostante tutto un Euforico Di Luca fuori dal tribunale ha dichiarato: "Sono contento perché posso tornare a correre subito, anche se la stagione ormai è finita, e fare quello che ho sempre fatto. Ho già iniziato la preparazione e i miei obiettivi per l'anno prossimo saranno i soliti, le grandi classiche, il Giro d'Italia, anche se quello che mi manca è il Mondiale".
 Parole ambiziose del "Killer di Spoltore", graziato dall'indulto ciclistico della procura antidoping che rischia di aver così rimesso in gruppo un atelta non pentito visto che manca ancora la cosa fonamentale per la redenzione: l'ammissione ci colpa. 

Ancora troppe ombre su di un atleta per cui ci resta strozzato in gola il tanto agognato: "Bentornato Di Luca".



 

2 commenti:

Manuel (Ciclismo PST) ha detto...

Va in Tv (RAI 2 al TG Sport) e dice che lui non ha fatto nessun nome.
BENTORNATO UN PAIO DI PALLE!!

filippo ha detto...

in effetti per uno che era già stato condannato in passato, non è il massimo lo sconto di pena.
ma alla seconda positività non c'era la radiazione?...;)