FRASE CELEBRE

"Il ciclismo mi mancherà certo, ma anche io, ne sono convinto, mancherò al ciclismo".

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martedì 27 aprile 2010

Liegi-Bastone-Liegi: il ritorno di Vinokourov



ANS (Belgio) 25/04/2010. Numerosi atleti nella propria carriera hanno commesso errori pesanti come macigni, capaci in pochi istanti di cancellare tanti anni di successi e onorata carriera. Alcuni hanno gettato la spugna, altri dopo essere caduti hanno saputo rialzarsi e riprendere da li dove avevano interrotto. Questo è il caso di Alexandre Vinokourov fresco vincitore della "vecchia signora" del ciclismo: la Liegi-Bastogne-Liegi. Chi lo conosce lo sa "Vino" è un navigato; uno che non molla mai, e chissà quante volte in cuor suo ha sognato di reimporsi qui a Liegi (aveva già vinto la corsa nel 2005) nella corsa più antica del panorama ciclistico (118 anni), la corsa organizzata dagli stessi organizzatori del Tour de France che nel 2007 lo squalificarono per doping. Un copione Tarantiniano per il ritorno al ciclismo che conta di un vecchio leone 37enne.

ORDINARIA AMMINISTRAZIONE: Appena dopo 3km dal gruppo esce una fuga composta da 7 corridori tra cui l'italiano Finetto, il francese Bouet e il finlandese Veikkanen. Il gruppo controlla e li tiene a "bollire". Vantaggio massimo 5minuti e mezzo... ripresi a 60 dall'arrivo. Tra i big ad inizio corsa da segnalare problemi ad un ginocchio per lo spagnolo Valverde che poi recupera e guasto alla bici per Frank Scheck.


ESPLODE LA BAGARRE
: La corsa vera inizia sul colle della Redoute una volta riassorbito l'ultimo fuggitivo di giornata. Ai 40km dall'arrivo accendono la miccia i due italiani Garzelli e Agnoli e l'olandese Tankink, il loro scatto dura poco, ma una volta ripresi Franck Schleck rilancia l'azione con un'attacco che lancia il fratellino Andy (vincitore nel 2009) seguito dal favorito di giornata e idolo di casa: Philippe Gilbert. Per qualche km sembra l'azione giusta il tandem Andy-Philippe sembra funzionare a dovere finchè non rompe gli indugi El Babosa: Alberto Contador. Con una delle sue proverbiali frustate alza il ritmo del gruppo dei migliori che in pochi km recuperano sui due fuggitivi e riportano compatto il gruppo dei Big tra cui figurano Evans, Valverde, Contador, Vino, Cunego, i fratelli Schlek, Kolobnev e Gilbert. Siamo ai meno 20 dal traguardo da li in poi è un susseguirsi di scatti e contrattacchi in cui i vari contendenti si studiano e alzano il ritmo per fare corsa vera.

ALL-IN: L'attacco vincente arriva a 15km dall'arrivo quando Vino con una delle sue sparate si invola e prende un buon margine seguito solo dal russo Kolobnev. Dietro i favoriti di giornata non li seguono: forse non credono sia l'attacco buono e si marcano a vicenda...forse a forza di attacchi la gamba è venuta a mancare. I Km intanto passano il tandem dell'est prende 30" di margine e affronta l'ultimo colle di giornata, quello del Saint Nicolas, a tutta senza perdere secondi. Dietro Gilbert capisce che la corsa di casa gli sta sfuggendo dalle mani e scatta, ma ormai è tardi i due davanti sono imprendibili e si giocheranno la vittoria. Vino e Kolobnev collaborano e arrivano insieme all'ultimo km dove il kazako alza il ritmo, vuole evitare una volata in quanto il russo sarebbe più veloce. Kolobnev si aggrappa con tutte le forze alla bici ma cede inevitabilmente ai meno 500 sotto i colpi di pedale di uno scatenato Vinokourov che porta a casa una corsa prestigiosissima a 14 giorni dall'inizio del Giro D'Italia. Nello sprint degli inseguitori Valverde regola facilmente Gilbert ed Evans.


VITTORIA PULITA
: Poche parole, ma chiare quelle di un sorridente Vinokourov dopo la vittoria: "Volevo dimostrare di poter vincere senza doping, e l’ho dimostrato. Questa è una vittoria pulita. Sono qui per far capire agli altri corridori che con l’allenamento ce la si può fare, che il lavoro paga, che si vince anche senza doping". Come dire: sbagliando si impara.

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